Come forse saprete, lo scorso luglio
l’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato (AGCM), su segnalazione di Hoda con
riferimento a Weople, ha aperto un’istruttoria
nei confronti di Google per abuso di posizione
dominante intesa come limitazione al
diritto di portabilità dei dati
(vai alla news)
In quell’istruttoria, l’Authority dice che
Google ha potenzialmente
violato l’articolo 20 del Regolamento Generale
per la Protezione dei Dati personali
(RGPD o GDPR, in inglese) limitando la capacità
di operatori diversi da Google di sviluppare
servizi e modi innovativi di utilizzo dei dati personali.
Il 22 di marzo l’AGCM ha pubblicato ufficialmente gli impegni di Google volti alla risoluzione della situazione (link agli impegni). In particolare, Google si impegna a sviluppare strumenti nuovi che consentano agli utenti di fare download ed export dei loro dati da Google verso un’app terza. Si impegna anche a fornire alla piattaforma di destinazione elementi di comprensione della struttura dei dati e a creare, da ottobre prossimo, un accesso a un “Early Adopter Program” per lo sviluppo e la sperimentazione di ulteriori tecnologie abilitanti la portabilità diretta dei dati da piattaforma a piattaforma.
Per Hoda, e per tutta la community di Weople, questo avvenimento è un successo, perseguito con costanza, convincimento e sacrificio negli ultimi anni. Contiene alcuni elementi molto importanti, tanto che possiamo parlare di un vero punto di svolta per gli utenti della nostra app e, più in generale, per tutti i consumatori:
con Weople abbiamo innovato molto nella direzione di rendere facilmente applicabile il regolamento della privacy per tutti i consumatori. Oggi possiamo dire, con ancora maggiore fiducia, che la nostra vision è corretta e che i nostri strumenti hanno un futuro sicuro, sebbene ci sia ancora molto da fare
la nostra denuncia ha portato risultati che valgono per tutti gli operatori e per tutti gli utenti e questo è un ulteriore motivo di orgoglio
si tratta del primo caso in Europa in cui si afferma con chiarezza che l’articolo 20, che sancisce il diritto delle persone alla portabilità facilitata dei propri dati fra piattaforme, è una questione non solo di privacy ma anche di libera concorrenza, quindi di diritti sacrosanti dei consumatori
per essere ancora più chiari, le persone devono avere la possibilità di partecipare con i loro dati, da soggetti e non da oggetti, al grande e miliardario gioco della data economy, restando protetti ma traendone vantaggi in termini economici e di servizi. Perché ciò avvenga è fondamentale che le persone possano portare liberamente e facilmente i dati da una piattaforma all’altra. Questi sono gli obiettivi che si è data Weople
pensiamo che tutto questo rappresenterà un punto di svolta che cambierà, per molte aziende, il modo di vedere la relazione con i propri clienti nell’ambito della data economy, aprendo nuove opportunità per tutti
Siamo molto soddisfatti di questo risultato,
che conferma la validità
della regolamentazione europea a favore di una
nuova data economy aperta e partecipativa.
Per questo agiamo e lottiamo da anni,
supportati da una community di iscritti
che non ringrazieremo mai
abbastanza per la pazienza e la costanza.
A volte succede che una
piccola startup non sia lasciata sola e
riesca a smuovere una
montagna. A volte succede in Italia.
Quindi, tutto è possibile e
possiamo sperare in un futuro migliore…
Team Weople
Il 5 luglio, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha aperto un’istruttoria nei confronti di Google per abuso di posizione dominante nella portabilità dei dati (> link alla notizia ).
L'Antitrust si muove per una realizzazione piena e vera dell’articolo 20 del GDPR, relativo alla portabilità dei dati: non è poca cosa per i consumatori. Significa che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inteso muoversi per tutelare l’applicazione di un articolo che è parte di un Regolamento sulla Privacy ma che, evidentemente, ha chiari risvolti di libera circolazione dei dati e quindi di libera concorrenza. In effetti, è l’articolo tramite il quale le persone possono, e potranno sempre più, partecipare alla Data Economy, traendone dei vantaggi. Perché questo avvenga, serve che le Istituzioni proteggano e facciano applicare quel Regolamento; d’altro canto, servono anche piattaforme che supportino le persone e rendano facile questa partecipazione. Questo è lo scopo di Weople, perseguito con tenacia, fra mille difficoltà. L’azione dell’Antitrust non è certo il capitolo finale della vicenda, però significa che le nostre argomentazioni hanno quantomeno un forte fondamento e di questo siamo orgogliosi.
Pensando alle aziende che hanno i nostri dati, questa azione dovrebbe essere lo spunto per capire che è davvero ora di cambiare e passare a lavorare con i dati insieme alle persone e non alle loro spalle. Tutta la legislazione europea in materia, spinge fortemente in questa direzione: dal GDPR alle modifiche al codice del consumo, passando dal Data Governance Act e dagli ultimi regolamenti sui mercati e i servizi digitali. Molte aziende diranno: ma noi rispettiamo tutte le leggi e i regolamenti, dunque siamo a posto. È certamente vero ma il punto non è questo, non è se ho i consensi o meno per trattare i dati. O non è solo questo. Il vero punto è relativo al senso moderno del marketing, alla relazione con il consumatore nell’epoca della Data Economy. Ecco, noi pensiamo che serva fare, di tutte le leggi e i regolamenti in tema di dati e di privacy, un punto di onore e di vantaggio nella relazione con il cliente, non un punto di difficoltà. Perché ciò avvenga, la mentalità e il marketing devono cambiare, realizzando, insieme alle piattaforme votate a questo, un territorio comune con i clienti. Un territorio basato sui dati, tanto importanti, oggi e domani, da essere un fattore di miglioramento o di peggioramento della qualità della nostra vita: sta alle aziende decidere se contribuire all’una o all’altra cosa, le Istituzioni stanno facendo la loro parte legiferando in una chiara direzione.
Non c’è niente di difficile o di astruso: il marketing deve semplicemente diventare genuinamente inclusivo dei clienti, cogenerativo, protettivo e ispirato alla sostenibilità sociale. Operando in questo modo, ci sono enormi vantaggi, nuovi spazi per tutti, aziende e consumatori; tutti si arricchiscono, in un percorso virtuoso di tipo win-win. Non ultimo, c’è anche il vantaggio di rendere più sereni i DPO aziendali. Bisogna che le aziende capiscano che è ora di cambiare, che provino a toccare con mano i benefici di questo cambiamento.
Team Weople
Cari Weopler,
oggi condividiamo con voi una recentissima notizia molto positiva per Weople e la sua community. L’European Data Protection Board, che riunisce tutti i Garanti Privacy dei Paesi UE, ha adottato e pubblicato la linea-guida su come le persone possono esercitare il Diritto di Accesso ai loro dati (Art.15 GDPR) nei confronti delle aziende ( qui il link al testo completo, al momento disponibile solo in inglese).
In questa pubblicazione, datata 28 gennaio, la novità positiva per tutti noi è che viene esplicitato molto chiaramente (punto 3.4.2 e dintorni) che le persone possono chiedere accesso ai propri dati utilizzando piattaforme (proprio come Weople) che agiscono per loro conto, ovvero in conto terzi, naturalmente con una delega adeguata e corretti sistemi di sicurezza.
La linea-guida è adottata, quindi è un riferimento per tutti i Garanti, in tutti i Paesi UE, Garanti che, peraltro, hanno attivamente contribuito a scriverla.
Si tratta di una legittimazione, lato privacy, molto importante, che aspettavamo da molto tempo e che ci aiuterà senz’altro a dare ulteriore slancio alla nostra azione a favore della tutela e del protagonismo delle persone nella nuova Data Economy. Insieme all’archiviazione completa, da parte dell’Antitrust, delle segnalazioni a nostro carico (di cui vi abbiamo già detto) crea un quadro positivo, per tutti noi, ormai praticamente completo.
Tutto ciò implica che, d’ora in poi, nella relazione con le aziende, a Weople potranno essere presentate soltanto richieste tecniche e di flusso, a cui potremo certamente far fronte, e non più gli aggressivi e ingiustificati tentativi di delegittimazione della nostra azione che, in qualche caso, si sono verificati. Peraltro, la linea-guida ribadisce una volta per tutte quali sono i nostri dati personali e indica un ventaglio amplissimo di dati di cui noi tutti possiamo chiedere una copia. Per cui, alcune risposte ricevute da molti di noi che, ad esempio, limitavano il tutto ai dati anagrafici o "a questo e non a quello", non avevano ragione di essere.
Speravamo di comunicarvi, contestualmente, anche la pronuncia del Garante Privacy italiano a chiusura della nostra situazione, dal momento che l’Autorità ha ora un forte riferimento in questa linea-guida. Non è ancora arrivata, purtroppo, ma da molte parti è data per imminente, come risulta, ad esempio, dall’ultima flash-news di Federprivacy ( qui il link).
Sarà nostra cura tenervi tempestivamente informati su quest'ultimo passaggio.
Team Weople
Carissimi Weopler,
nell’ultima newsletter vi abbiamo informato di due cose molto importanti: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha ufficialmente chiarito di non aver riscontrato problemi anticoncorrenziali a carico di Weople, rispondendo così alle accuse nei nostri confronti. Inoltre, l’Autorità Garante della Privacy (GPDP) ha pubblicato una linea guida che autorizza ognuno a esercitare i propri diritti sui dati anche tramite delega a terzi, cosa che è un elemento portante di Weople.
Nonostante questi indubbi miglioramenti della situazione generale, l’Autorità Garante della Privacy non ha ancora dato un riscontro esplicito sull’attività di Weople alle aziende che l’hanno richiesto e questo genera ancora tempi di attesa. Noi siamo costantemente impegnati con l’Autorità, nei limiti di ciò che ci è possibile fare, per giungere alla fine di questo lungo e faticoso percorso.
In parallelo, siamo molto attivi su tutti gli altri fronti. Ad esempio, nei mesi scorsi abbiamo lavorato a lungo per migliorare ulteriormente la piattaforma e per sviluppare nuovi strumenti che ci permettono di creare ancor più valore dai dati a favore di tutti i Weopler, sempre salvaguardando totalmente la privacy e l’anonimato.
A questo proposito, vogliamo dirvi che, fra circa due settimane, invieremo nuove richieste di portabilità dei vostri dati alle aziende, per farli confluire nel vostro conto-dati in Weople. Vi ricordiamo che siete liberi – come sempre e in ogni momento – di accedere all’App per modificare o cancellare il vostro profilo e per modificare le vostre richieste di dati.
Non esitate a rivolgervi a support@weople.space per qualsiasi necessità e qualora le aziende contattate vi rispondessero avanzando delle richieste o si opponessero ad inviarvi una copia dei vostri dati.
Vi ringraziamo ancora una volta per la vostra partecipazione a questa innovazione: per noi promotori di Weople siete fondamentali, ci date il coraggio e il supporto per andare avanti. Insieme, genereremo un grande e indispensabile cambiamento a favore delle persone: una vera partecipazione, resa semplice, attiva e protetta, all’economia basata sui dati, che in maniera sempre più evidente caratterizza la società moderna e coinvolge la libertà di tutti.
Il Team Weople
Carissimi Weopler,
Oggi vogliamo condividere con voi alcune belle notizie che aspettavamo e che daranno nuovo slancio a tutte le attività di Weople, in modo principale alle attività di richiesta di portabilità dei dati rivolte, a vostro nome, alle aziende.
Come avevamo raccontato all’interno della "Lettera aperta alla Community di Weople” di luglio, ci trovavamo nella condizione di attendere la pronuncia dell’Autorità Garante della Privacy italiana (AGPDP) e dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) in merito alle segnalazioni ricevute da alcune aziende, che hanno sollevato dubbi rispetto alle attività svolte, per tutti voi, dalla nostra app Weople.
Weople non ha avuto nessun provvedimento limitativo della sua attività ma, come molti hanno sperimentato, molte aziende, dopo aver segnalato Weople alle Authority, si sono messe in attesa delle risposte e non hanno fornito i dati ai richiedenti.
Ebbene, l’AGCM si è espressa in modo favorevole a Hoda, chiudendo la nostra pratica e comunicando ufficialmente a tutte le aziende che “in seguito all’esamina delle segnalazioni ricevute, non ha riscontrato nell’attività di Hoda,comportamenti anticoncorrenziali”. Questo è un fatto molto importante e risolutivo, per noi, perché molti di voi ricorderanno che alcune aziende hanno provato a sollevare dubbi su nostri presunti comportamenti anticoncorrenziali o addirittura illeciti.
Più ancora: nelle spiegazioni, l’Autorità sottolinea che non ravvisa problemi né nella compagine societaria né nelle attività sui dati che, riconosce, sono utilizzati in modo statistico e aggregato (non personale) e non per motivi di concorrenza sleale.
Inoltre, recentissimamente, è stato pubblicato sul sito ufficiale del Garante della Privacy (il cui Collegio è cambiato nel luglio scorso), una scheda informativa sui diritti d’accesso ai propri dati personali da parte del cittadino.
È importantissimo il fatto che, alla domanda "chi può chiedere l'accesso ai dati?" la risposta è: "l'interessato (la persona fisica cui i dati si riferiscono) oppure un suo delegato" Questo chiarisce una volta per tutte la possibilità di intermediazione, anche di una iniziativa come Weople.
Noi eravamo assolutamente sicuri che saremmo arrivati a queste svolte positive e ci siamo costantemente impegnati a supportare la community e i diritti sui dati di tutti. Abbiamo affrontato molte difese e molti sacrifici, considerando la lunga attesa imposta a noi tutti e il periodo non certo facile sul piano economico e sanitario.
Alla luce di tutto questo, rilanceremo, a partire da metà febbraio, le attività di richiesta dati. Ringraziamo dal più profondo del cuore tutta la numerosissima Community -più di 50.000 persone!- che ha continuato a sostenere Weople con la sua presenza in tutti questi mesi e le molte Aziende che hanno da subito deciso di fornire i dati agli iscritti.
Vi ricordiamo che, come sempre, in app è possibile gestire la propria iscrizione e i propri dati in modo facile e flessibile, anche in vista di questo rilancio delle attività.
Il Team Weople
Della pronuncia a noi favorevole dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e della recentissima ufficializzazione, da parte dell’AGPDP (Autorità Garante della Protezione dei Dati Personali) della possibilità, per le persone, di far valere il diritto di accesso ai propri dati personali anche tramite intermediario, si è già detto.
Qui aggiungiamo solo che altri Garanti Privacy, in Europa, hanno detto che la delega è assolutamente possibile. Il Garante Privacy irlandese, per esempio, ha già emanato delle linee guida su come farla. Il Garante Privacy francese ha sottoposto a consultazione pubblica una bozza di linee guida sulla delega, anche ad aziende terze, di prossima pubblicazione in forma definitiva. Inoltre, il Garante francese ha sanzionato Carrefour proprio per non aver rispettato il GDPR nei confronti dei propri clienti. Leggi la notizia.
C’è un’altra domanda che ancora, in Italia, non ha avuto risposta. Riguarda la cosiddetta monetizzazione dei dati personali, se sia da permettere o meno. Faceva parte, insieme alla domanda sulla delegabilità o meno dei diritti del GDPR da parte della persona, delle domande che il precedente Garante della Privacy ha posto, a inizio agosto 2019, al tavolo dei Garanti europeo (EDPB) e che poi ha ritirato qualche mese dopo. Premesso che, secondo noi, ognuno con i suoi dati personali fa ciò che vuole e considerato che praticamente tutte le aziende li monetizzano già e non si capisce perché le persone non potrebbero, la domanda non ci riguarda, semplicemente perché noi non acquistiamo né vendiamo al mercato dati personali. Anzi, siamo nati ed operiamo proprio per dimostrare che le persone hanno il diritto e la possibilità di trarre vantaggi dai propri dati proteggendo la propria privacy e senza mettere “in piazza” i dati personali.
Per ricostruire tutto il percorso che, sia a livello europeo che a livello italiano, si sta facendo su questi temi -ed è un percorso molto positivo per le persone e conseguentemente per i nostri servizi a voi- occorre fare riferimento anche a due altri documenti, molto rilevanti.
Nel febbraio di quest’anno, Weople è stata citata come “Esempio positivo di strumento dalla parte delle persone” in un documento delle tre Authority (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato o AGCM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni o AGCOM e il Garante per la Protezione dei Dati Personali), di cui riportiamo un estratto:
Altri esempi di strumenti di portabilità dei dati attraverso un mezzo
automatizzato (generalmente app) vengono, inter alia, dall’Italia,
dove sono stati sviluppati sistemi che consentono agli utenti di
richiedere a diversi titolari di trattamento l’estrazione dei
propri dati personali e di archiviarli in un’area dedicata (ad
esempio, Weople).” […] “Tali iniziative potrebbero fungere da
strumento di consumer empowerment potenzialmente in grado di superare
in parte le descritte limitazioni derivanti dall’attuale disciplina
del diritto alla portabilità dei dati, in termini di contribuzione
alla costruzione di una consapevolezza da parte degli utenti circa il
valore economico dei loro dati personali, grazie all’ottenimento di
una remunerazione per l’utilizzo di tali dati da parte di soggetti
terzi.
Link al documento originale:
Indagine conoscitiva sui Big Data - Pagina 99
Il 16 giugno 2020, l’European Data Protection Supervisor (EDPS) si
è espresso coerentemente alle nostre Authority su questi temi,
aggiungendo però ulteriori, preziosi elementi e precisazioni.
Innanzitutto, riconosce che esistono degli intermediari sui dati,
quindi che esiste un vero e proprio mercato dei dati. Poi divide
gli intermediari in due parti: quelli che rivalorizzano, nel mercato
business to business, ingenti quantità di dati personali, rilasciati
dagli individui per motivi originari differenti; quelli
(di nuova generazione) che operano per fornire alle persone “empowerment”
attraverso strumenti facili e trasparenti che le aiutino a capire e a
gestire i propri dati e diritti. Le piattaforme di questo tipo le chiama
PIMS, ovvero Personal Information Management Systems. Da ultimo, dice
che gli intermediari del primo tipo andranno sempre più controllati
mentre quelli del secondo tipo andranno supportati.
Ecco, Weople si riconosce pienamente fra gli intermediari del secondo
tipo e da sempre -per prima al mondo- ha portato avanti i loro scopi
ed obiettivi, compreso quello di rendere effettivo e azionabile per tutti il GDPR.
19.The EDPS considers that intermediaries aiming to empower data subjects
through technical and other tools to manage the use of their data
deserve consideration, further research and effective support, as
they contribute to a sustainable and ethical use of data, in line
with the principles of the GDPR.”
Link al documento originale:
Opinion 3/2020 on the European strategy for data
Per un approfondimento vi consigliamo la lettura dei punti 17, 18, 19 e 20 a pagina 6.
Il Team Weople
il momento è arrivato!
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Team Weople
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Carissimi Weopler,
quella di oggi è una lettera scritta con tutta la passione e l’emozione di chi, da parecchio tempo, investe molte energie e denaro per costruire strumenti concreti a favore delle persone nel mondo dei dati.
Da quando abbiamo fondato Weople, nonostante i vari ostacoli, ci stiamo battendo con tutte le nostre forze per affermarla come uno strumento che rende le persone consapevoli e protagoniste nel mondo dei dati. Weople aiuta il singolo individuo ad esercitare i propri diritti sanciti dal GDPR, proteggendo i propri dati e guadagnandoci. Serve anche a costruire, sui dati stessi, nuovi servizi che possano aiutare famiglie e persone.
Nel nuovo mondo post (speriamo) Covid19, vogliamo riprendere il filo raccontandovi cosa abbiamo fatto e a che punto è il cammino della nostra Community:
l’azienda che abbiamo creato ha appena cambiato la sua compagine societaria, consolidando ulteriormente la proprietà interamente nelle mani dei lavoratori e fondatori di Hoda. La decisione è stata concordata con il precedente partner di minoranza per supportare maggiormente l’attività e le finalità di HODA, soprattutto nell’azione di richiesta dei nostri dati;
abbiamo terminato la creazione degli strumenti di valorizzazione dei dati, sempre trattati in modo rigorosamente anonimo e statistico, quindi trattando dati non personali. Questi strumenti ci consentiranno di avere risorse dal mercato, risorse che, come sapete, subito dopo il raggiungimento dell’equilibrio economico, inizieranno ad essere restituite ai membri della community;
conseguentemente, abbiamo a bordo i primi clienti e supporter e confidiamo di raggiungere l’equilibrio già l’anno prossimo. Come forse molti di voi sapranno, gli ultimi decreti hanno posticipato le approvazioni di bilancio a fine giugno/luglio, dunque pubblicheremo i dati di trasparenza per tutto il 2019 in settembre e, a seguire, pubblicheremo quelli dei primi mesi 2020;
nonostante si sia ancora in un percorso di crescita, riusciremo anche quest’anno, con sacrificio, a dedicare delle risorse alle estrazioni a premio, a favore della community. Ve ne daremo presto notizia.
Tutto questo è stato portato avanti fra mille difficoltà, dovute all’innovazione assoluta del nostro servizio, unico in Europa. Stiamo aspettando -da circa un anno- che l’Autorità Garante della Privacy italiana esprima il suo parere sulla nostra attività e sulle segnalazioni ricevute: molte aziende, infatti, hanno richiesto chiarimenti sospendendo così la soddisfazione delle richieste di portabilità dei dati fatte dagli iscritti a Weople. L’Autorità è stata in regime di proroga (dedicata all’ordinaria amministrazione) per più di un anno. Siamo fiduciosi che ora, con la recentissima elezione del nuovo Collegio dell’Autorità per la Privacy, la situazione si sbloccherà e Weople sarà in grado operare nel pieno delle sue capacità, in favore dei suoi iscritti.
Tuttavia, oggi siamo molto contenti di segnalarvi due riferimenti che supportano la correttezza della nostra azione e che speriamo possano accelerarla.
A febbraio di quest’anno le tre autorità garanti Italiane: AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e il Garante per la Protezione dei Dati Personali, hanno pubblicato un documento in seguito a un’indagine conoscitiva sul mondo dei BigData citando Weople come esempio positivo di strumento dalla parte delle persone.
"Altri esempi di strumenti di portabilità dei dati attraverso un mezzo automatizzato (generalmente app) vengono, inter alia, dall’Italia, dove sono stati sviluppati sistemi che consentono agli utenti di richiedere a diversi titolari di trattamento l’estrazione dei propri dati personali e di archiviarli in un’area dedicata (ad esempio, Weople).” […] “Tali iniziative potrebbero fungere da strumento di consumer empowerment potenzialmente in grado di superare in parte le descritte limitazioni derivanti dall’attuale disciplina del diritto alla portabilità dei dati, in termini di contribuzione alla costruzione di una consapevolezza da parte degli utenti circa il valore economico dei loro dati personali, grazie all’ottenimento di una remunerazione per l’utilizzo di tali dati da parte di soggetti terzi.”
Il 16 giugno anche l’EDPS (European Data Protection Supervisor) si è espresso su questi temi, riconoscendo l’esistenza di intermediari sui dati ed evidenziando l’importanza degli intermediari che forniscono alle persone “empowerment” attraverso strumenti facili e trasparenti per la gestione dei propri dati.
“19.The EDPS considers that intermediaries aiming to empower data subjects through technical and other tools to manage the use of their data deserve consideration, further research and effective support, as they contribute to a sustainable and ethical use of data, in line with the principles of the GDPR.”
Opinion 3/2020 on the European strategy for data – Per un approfondimento vi consigliamo la lettura dei punti 17, 18, 19 e 20 a pagina 6
È molto emozionante vedere che quanto sopra (finalmente)raccoglie e descrive esattamente gli obiettivi di Weople, da sempre!
Siamo quindi fiduciosi in una evoluzione positiva della situazione a favore di tutta la Community di Weople e confidiamo di poter esprimere presto il potenziale dell’app e della nostra iniziativa nella sua interezza.
Nel frattempo, vi ringraziamo per il vostro sostegno e per la fiducia che in tutti questi mesi ci avete dimostrato!
Team Weople
Vogliamo dare un grande benvenuto ai nuovi iscritti e ringraziare chi è in Weople da più tempo: il nostro numero dà forza e sostanza alla rivoluzione pacifica che insieme stiamo facendo.
Le aziende ci hanno dimostrato in molti modi che non è facile farsi mandare i propri dati nonostante se ne chieda una semplice copia. Lo diciamo soprattutto per i nuovi amici, perché abbiano pazienza e continuino a sostenere Weople con la loro presenza.
Weople continuerà a sostenere le ragioni di tutti e continuerà caparbiamente nel compito di affermare un nuovo modo di guardare ai nostri dati. La nostra app agisce per diffondere la consapevolezza del valore dei nostri dati, della necessità della loro protezione e della loro utilità, che deve andare in primis alle persone che li producono, cioè a tutti noi, e non solo a chi li detiene.
Questo è il compito che ci siamo scelti, per il quale abbiamo investito energie, capacità e denaro, senza chiedere niente in cambio a nessuno. E siamo fieri di quello che abbiamo fatto fin qui e ancora più fieri di quanto faremo in futuro.
Prima di chiudere, un grazie molto speciale anche alle molte migliaia di persone che hanno depositato i dati nel loro conto in Weople dopo aver fatto richieste in autonomia e utilizzato le nuove interfacce per Google, Facebook e Amazon. Stanno aiutando tutta la Community a procedere e a prendere valore.
Vogliamo una app che eviti totalmente le azioni “fai da te” e che renda le cose molto semplici a tutti. Pare che ci sia ancora qualche battaglia da vincere prima di arrivare pienamente a questo risultato ma con il vostro supporto ce la faremo sicuramente!
Qualche spunto per approfondire:
Nell'ultimo articolo pubblicato sul nostro blog, proponiamo una riflessione sul grande mondo dei dati e Weople: "UN MONDO DI DATI. E WEOPLE"
Milena Gabanelli e Fabio Savelli del Corriere della Sera parlano di Weople nell’articolo: "Internet: come proteggere i dati personali e monetizzarli", ripreso anche da Enrico Mentana nel TG su LA7 del 14 ottobre.
Su Weople.space raccontiamo i 5 obiettivi che con Weople vogliamo raggiungere. Sono molto importanti, consigliamo di leggerli.
Team Weople
La restituzione del valore generato dai dati
è per noi di Weople un impegno fondamentale.
Per questo, dopo la prima estrazione di premi
che abbiamo realizzato a Dicembre 2018,
abbiamo già pianificato le attività per tutto
il 2019: sono infatti previsti e già messi a
calendario 4 appuntamenti nel corso dell'anno,
uno ogni 3 mesi.
Quando poi raggiungeremo l'intorno dei 100.000
Weopler, inizieremo anche le attività di
proposte personalizzate per cui le aziende
pagheranno direttamente voi Weopler nel
salvadanaio in app.
Inoltre stiamo pensando anche ad iniziative
di premialità dedicate a chi ha inserito il
documento di identità e ai Weopler che saranno
con noi da più tempo.
Quindi non aspettare! se non l’hai ancora
fatto, inserisci la foto di un documento e
attiva le cassette di sicurezza! Aumenti le
possibilità di guadagno e partecipi alla
rivoluzione!
Stay tuned!
Come molti di voi sanno, il primo giro di
richieste della copia dei dati, secondo la
legge GDPR, ha avuto un'accoglienza
non…entusiastica (per così dire)
da parte di parecchie aziende.
Moltissime aziende hanno chiesto
di poter visionare un documento
di identità. Abbiamo approntato nel minor
tempo possibile un sistema automatico per
caricare la foto del documento nel profilo
e per renderlo visibile alle aziende (ma non
scaricabile). Moltissimi di voi hanno inserito
il documento, ma non ancora tutti: speriamo
di colmare questo gap nel minor tempo possibile.
In ogni caso, quelli che lo hanno inserito
hanno aiutato con questo tutta la community
e ci hanno dato la possibilità di tornare alla
carica con un secondo giro di richieste.
Siamo fiduciosi che da qui in poi parecchie
situazioni si potranno progressivamente
sbloccare. Non ci aspettiamo che tutto si
risolva di colpo, ma non molliamo e faremo
valere i diritti di noi tutti.
Dalle aziende "tradizionali" alcuni segnali
positivi e incoraggianti stanno arrivando.
Li stiamo raccogliendo e vi informeremo
puntualmente. Inoltre pensiamo che entro un
ragionevole lasso di tempo dovremmo essere in
grado di far arrivare i dati nelle cassette
di coloro che hanno investito gli account
Facebook e Google e delle altre aziende digital.
Il fatto che non sia facile ottenere copia
dei dati dalle aziende significa che stiamo
toccando un punto che ha molto valore,
che siamo nel giusto e che non dobbiamo
desistere! Ci riusciremo!
Un'ultima nota: potrebbe capitare che le
aziende vi contattino ancora direttamente
per un'eventuale verifica di identità:
non preoccupatevi e, come suggerimento,
girate la mail a
support@weople.space,
così potremo supportarvi adeguatamente.
HODA s.r.l. ha promesso di garantire i
migliori standard di trasparenza necessari
ad una app come Weople, che vuole restituire
la maggior parte del guadagno agli iscritti,
una volta pagate le spese e gli investimenti.
Coerentemente, a fine dicembre abbiamo deciso
di conferire l’incarico di revisione legale
dei conti alla Società DELOITTE & TOUCHE S.p.a.,
una delle quattro big mondiali.
Per le dimensioni attuali e la ragione sociale
dell'azienda, non saremmo stati obbligati
legalmente ad avere una revisione ufficiale
(e onerosa): è stata una decisione volontaria,
coerente con la nostra etica e con i nostri
impegni nei confronti di tutti voi.
Le verifiche saranno pubblicate periodicamente
nella sezione “trasparenza” della App.
In particolare la revisione dei conti avverrà
a due livelli
Per maggiori dettagli sulla sicurezza, clicca qui
Carissimi Weopler,
ecco un nuovo, importante aggiornamento:
Pensiamo che queste cose siano caratteristiche di una fase iniziale: consideriamo sempre che quello che stiamo facendo tutti insieme, con Weople, è una novità assoluta mondiale! Quindi le aziende non hanno mai sperimentato una cosa come Weople, che, in più, è appena entrata in vigore: il GDPR è operativo dal 25 maggio 2018. Quindi è normale un periodo di orientamento e di assestamento da parte loro. In ogni caso, viste le risposte finora ricevute, siamo molto ottimisti sui risultati e crediamo che le aziende vorranno, nel prossimo futuro, attivare dei sistemi automatici di invio dati così da velocizzare e rendere costante il tutto.
Weople vi ringrazia e vi fornirà ulteriori dettagli nella prossima news!
Il team Weople
Carissimi Weopler e amici, vogliamo condividere con voi un breve aggiornamento sullo "stato dei lavori" :
Ringraziamo moltissimo tutte le diverse centinaia di persone già iscritte a Weople: siete pionieri come noi e partecipate con noi alla fondazione di qualcosa di veramente nuovo e diverso. Presto saremo molto numerosi, perché di persone che vogliono cambiare le cose in giro ce ne sono tante!
Il team Weople